mercoledì 13 ottobre 2021

Librità:  Viva Sandra! continua a guardare dalla finestra e...

Librità:  Viva Sandra! continua a guardare dalla finestra e...:  Viva Sandra! continua a guardare dalla finestra e raccontaci... E Brava Letizia!

 Care amiche, vi propongo il libro, di cui ieri non ricordavo il titolo, e gli appunti che avevo scritto

“La trinità bantu”                                                      di Max Lobe

Settembre 2021

 

Questo libro mi è stato regalato da Dani, lettore molto curioso e attento. E’ ambientato in Svizzera, la voce narrante è quella di Mwana Matatizo, un ragazzo di origine bantu che vive con suo marito, Ruedi, giovane bianco di famiglia facoltosa, in Svizzera dove ha studiato, si è diplomato e ha lavorato per un periodo come rappresentante e venditore porta a porta di prodotti di bellezza. Da quando è stato licenziato però la sua vita è una continua lotta per non morire di fame, alla ricerca di un nuovo posto di lavoro, dato che Ruedi è uno studente e non ha nessuna intenzione di chiedere aiuti economici alla propria famiglia; l’unica cosa che Mwana trova è uno stage presso una piccola ONG che lotta contro la xenofobia, capeggiata dalla signora Bauer, fiera combattente a favore di qualsiasi diritto calpestato. La narrazione è molto piacevole, ironica e divertente, anche quando Mwana racconta della mamma, a cui è legato da un profondo affetto, che lotta con coraggio contro un devastante tumore alla gola, prima nel proprio paese, il Bantuland, poi in una clinica svizzera dove è stata traferita. I temi della discriminazione, della difficoltà di convivenza tra culture diverse, della lotta per trovare il proprio posto nella vita sono trattati con tono leggero e serio allo stesso tempo.

Anna

 

 

martedì 5 ottobre 2021

 

da Patrizia  (qualche parola sul libro di Balzano "Quando ritornerò")

La vita di una badante vista "dal di dentro", attraverso le sensazioni e le difficoltà che la lacerazione del distacco e la lontananza dal proprio mondo impongono. Tre differenti io narranti, tutti segnati dalla scelta, apparentemente ineluttabile, che accomuna la coraggiosa determinazione con cui tante donne lasciano la loro famiglia, accettando un lavoro, per lo più ingrato e frustrante, nella speranza di dare un futuro migliore ai propri figli. Una scelta che, devastando affetti e ruoli, finisce per compromettere proprio il destino di quei figli che si volevano sostenere e garantire.

Un riflettore sul significato della famiglia e sul valore di quei beni (quotidianità di interazione, complicità, sicurezza affettiva) che la lontananza nega e che un benessere economico, peraltro effimero, non può restituire.

Ma anche un richiamo a tutti noi per una maggiore consapevolezza del prezzo pagato da chi, solo apparentemente integrato nel nostro sistema di vita, vive lacerazioni profonde che è impossibile risarcire.

 In questo senso un libro potente, che fa riflettere sui costi che la nostra emancipazione dall'assistenza a piccoli ed anziani ha fatto ricadere su altre donne e madri come noi, sradicate dal loro mondo di relazioni ed affetti (non a caso Balzano sceglie una badante  acculturata e con doti artistiche, rimpiccolendo il divario tra noi e lei)

Ci interroghiamo abbastanza su questa nuova forma di ingiustizia sociale che si consuma in luoghi abbastanza lontani dai nostri occhi e dalla nostra coscienza?