mercoledì 18 gennaio 2023

                                     L' Antelma


L'Antelma,  nei pomeriggi d'estate sedeva con il suo gomitolo davanti alla porta di casa. Era il momento

del ' filos ' e le vicine la raggiungevano con le loro sedie e con, sempre, in mano qualcosa da lavorare.

Il marito, che faceva il sarto per uomo, restava chiuso nella bottega tutto il giorno, tranne durante i pasti

dove mugugnava un si' o un no, ma non era l'Antelma a domandare, era la figlia la Maria.

Il sarto solo la sera usciva e andava in piazza, al bar, dove, dicevano, era spiritoso con gli amici.

La Maria faceva tutti i lavori pesanti, il bucato la cucina puliva spazzava calava dalla legnaia, in soffitta,

i tronchetti di legno per la stufa, perchè l'Antelmina ,come la soprannominava la Maria, era debole di co

stituzione, così si diceva.

L'Antelma era molto religiosa, ogni mattina andava presto in chiesa a chiedere perdono o dirigeva il ro

sario, tra le vicine, nelle feste comandate.

Biascicava il rosario anche da sola, la figlia la sentiva dalla camera da letto.

Pareva avere un grande peccato da farsi perdonare come, disobbedendo alla regola cristiana di non ce

dere al promesso sposo prima delle nozze, non aver protetto il primo figlio morto in guerra.

Immaginava Dio con uno sguardo di rimprovero,sempre, anche lui immobile nel suo dolore.

Nel paese, un piccolo parco dove giocavano i bambini, apparteneva ai signori della villa che solo d'

estate vi si trasferivano dalla citta'.

L'Antelma sapeva ricamare e serviva a volte la signora della villa. Si recava in villa con i suoi rica

mi e si lasciava andare a parole di compiacimento  "come è bello questo mobile......e quel tappeto...

signora....." e pareva camminare più leggera per non turbare l'estranea armonia che sentiva intorno

a sé.

La sera spesso l'Antelma sedeva in un canto, vicino alla radio. Seguiva soprattutto le opere liriche e la

madama Butterfly era la sua preferita. In famiglia si sapeva di questa strana simpatia culturale e una

volta, il nipote Beppe che lei amava come un figlio, l'accompagno' in macchina fino all'arena di Verona 

per realizzare un sogno che l'Antelma neanche sapeva di possedere.

"  filos " usanza di paese per cui le vicine di casa, di pomeriggio,si riunivano con i loro lavori a maglia

o di cucito parlando di fatti del paese, conosciuti o supposti.